Capitolo 1
Gc1,1Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono nella diaspora, salute.
Ἰάκωβος θεοῦ καὶ κυρίου Ἰησοῦ Χριστοῦ δοῦλος ταῖς δώδεκα φυλαῖς ταῖς ἐν τῇ διασπορᾷ χαίρειν.
Gc1,2Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove,
Πᾶσαν χαρὰν ἡγήσασθε, ἀδελφοί μου, ὅταν πειρασμοῖς περιπέσητε ποικίλοις
Gc1,3sapendo che la vostra fede, messa alla prova, produce pazienza.
γινώσκοντες ὅτι τὸ δοκίμιον ὑμῶν τῆς πίστεως κατεργάζεται ὑπομονήν·
Gc1,4E la pazienza completi l'opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla.
ἡ δὲ ὑπομονὴ ἔργον τέλειον ἐχέτω, ἵνα ἦτε τέλειοι καὶ ὁλόκληροι, ἐν μηδενὶ λειπόμενοι.
Gc1,5Se qualcuno di voi è privo di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti con semplicità e senza condizioni, e gli sarà data.
Εἰ δέ τις ὑμῶν λείπεται σοφίας, αἰτείτω παρὰ τοῦ διδόντος θεοῦ πᾶσιν ἁπλῶς καὶ ⸀μὴ ὀνειδίζοντος, καὶ δοθήσεται αὐτῷ·
Gc1,6La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all'onda del mare, mossa e agitata dal vento.
αἰτείτω δὲ ἐν πίστει, μηδὲν διακρινόμενος, ὁ γὰρ διακρινόμενος ἔοικεν κλύδωνι θαλάσσης ἀνεμιζομένῳ καὶ ῥιπιζομένῳ·
Gc1,7Un uomo così non pensi di ricevere qualcosa dal Signore:
μὴ γὰρ οἰέσθω ὁ ἄνθρωπος ἐκεῖνος ὅτι λήμψεταί τι παρὰ τοῦ κυρίου
Gc1,8è un indeciso, instabile in tutte le sue azioni.
ἀνὴρ δίψυχος, ἀκατάστατος ἐν πάσαις ταῖς ὁδοῖς αὐτοῦ.
Gc1,9Il fratello di umili condizioni sia fiero di essere innalzato,
Καυχάσθω δὲ ὁ ἀδελφὸς ὁ ταπεινὸς ἐν τῷ ὕψει αὐτοῦ,
Gc1,10il ricco, invece, di essere abbassato, perché come fiore d'erba passerà.
ὁ δὲ πλούσιος ἐν τῇ ταπεινώσει αὐτοῦ, ὅτι ὡς ἄνθος χόρτου παρελεύσεται.
Gc1,11Si leva il sole col suo ardore e fa seccare l'erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così anche il ricco nelle sue imprese appassirà.
ἀνέτειλεν γὰρ ὁ ἥλιος σὺν τῷ καύσωνι καὶ ἐξήρανεν τὸν χόρτον, καὶ τὸ ἄνθος αὐτοῦ ἐξέπεσεν καὶ ἡ εὐπρέπεια τοῦ προσώπου αὐτοῦ ἀπώλετο· οὕτως καὶ ὁ πλούσιος ἐν ταῖς πορείαις αὐτοῦ μαρανθήσεται.
Gc1,12Beato l'uomo che resiste alla tentazione perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a quelli che lo amano.
Μακάριος ἀνὴρ ὃς ὑπομένει πειρασμόν, ὅτι δόκιμος γενόμενος λήμψεται τὸν στέφανον τῆς ζωῆς, ὃν ⸀ἐπηγγείλατο τοῖς ἀγαπῶσιν αὐτόν.
Gc1,13Nessuno, quando è tentato, dica: "Sono tentato da Dio"; perché Dio non può essere tentato al male ed egli non tenta nessuno.
μηδεὶς πειραζόμενος λεγέτω ὅτι Ἀπὸ θεοῦ πειράζομαι· ὁ γὰρ θεὸς ἀπείραστός ἐστιν κακῶν, πειράζει δὲ αὐτὸς οὐδένα.
Gc1,14Ciascuno piuttosto è tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono;
ἕκαστος δὲ πειράζεται ὑπὸ τῆς ἰδίας ἐπιθυμίας ἐξελκόμενος καὶ δελεαζόμενος·
Gc1,15poi le passioni concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la morte.
εἶτα ἡ ἐπιθυμία συλλαβοῦσα τίκτει ἁμαρτίαν, ἡ δὲ ἁμαρτία ἀποτελεσθεῖσα ἀποκύει θάνατον.
Gc1,16Non ingannatevi, fratelli miei carissimi;
μὴ πλανᾶσθε, ἀδελφοί μου ἀγαπητοί.
Gc1,17ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c'è variazione né ombra di cambiamento.
Πᾶσα δόσις ἀγαθὴ καὶ πᾶν δώρημα τέλειον ἄνωθέν ἐστιν, καταβαῖνον ἀπὸ τοῦ πατρὸς τῶν φώτων, παρ’ ᾧ οὐκ ἔνι παραλλαγὴ ἢ τροπῆς ἀποσκίασμα.
Gc1,18Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
βουληθεὶς ἀπεκύησεν ἡμᾶς λόγῳ ἀληθείας, εἰς τὸ εἶναι ἡμᾶς ἀπαρχήν τινα τῶν αὐτοῦ κτισμάτων.
Gc1,19Lo sapete, fratelli miei carissimi: ognuno sia pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all'ira.
⸀Ἴστε, ἀδελφοί μου ἀγαπητοί. ἔστω ⸀δὲ πᾶς ἄνθρωπος ταχὺς εἰς τὸ ἀκοῦσαι, βραδὺς εἰς τὸ λαλῆσαι, βραδὺς εἰς ὀργήν,
Gc1,20Infatti l'ira dell'uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio.
ὀργὴ γὰρ ἀνδρὸς δικαιοσύνην θεοῦ ⸂οὐκ ἐργάζεται⸃.
Gc1,21Perciò liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza.
διὸ ἀποθέμενοι πᾶσαν ῥυπαρίαν καὶ περισσείαν κακίας ἐν πραΰτητι δέξασθε τὸν ἔμφυτον λόγον τὸν δυνάμενον σῶσαι τὰς ψυχὰς ὑμῶν.
Gc1,22Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi;
Γίνεσθε δὲ ποιηταὶ λόγου καὶ μὴ ⸂ἀκροαταὶ μόνον⸃ παραλογιζόμενοι ἑαυτούς.
Gc1,23perché, se uno ascolta la Parola e non la mette in pratica, costui somiglia a un uomo che guarda il proprio volto allo specchio:
ὅτι εἴ τις ἀκροατὴς λόγου ἐστὶν καὶ οὐ ποιητής, οὗτος ἔοικεν ἀνδρὶ κατανοοῦντι τὸ πρόσωπον τῆς γενέσεως αὐτοῦ ἐν ἐσόπτρῳ,
Gc1,24appena si è guardato, se ne va, e subito dimentica come era.
κατενόησεν γὰρ ἑαυτὸν καὶ ἀπελήλυθεν καὶ εὐθέως ἐπελάθετο ὁποῖος ἦν.
Gc1,25Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.
ὁ δὲ παρακύψας εἰς νόμον τέλειον τὸν τῆς ἐλευθερίας καὶ παραμείνας, ⸀οὐκ ἀκροατὴς ἐπιλησμονῆς γενόμενος ἀλλὰ ποιητὴς ἔργου, οὗτος μακάριος ἐν τῇ ποιήσει αὐτοῦ ἔσται.
Gc1,26Se qualcuno ritiene di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana.
Εἴ τις δοκεῖ θρησκὸς ⸀εἶναι μὴ χαλιναγωγῶν γλῶσσαν ⸀αὐτοῦ ἀλλὰ ἀπατῶν καρδίαν ⸀αὐτοῦ, τούτου μάταιος ἡ θρησκεία.
Gc1,27Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.
θρησκεία καθαρὰ καὶ ἀμίαντος παρὰ ⸀τῷ θεῷ καὶ πατρὶ αὕτη ἐστίν, ἐπισκέπτεσθαι ὀρφανοὺς καὶ χήρας ἐν τῇ θλίψει αὐτῶν, ἄσπιλον ἑαυτὸν τηρεῖν ἀπὸ τοῦ κόσμου.
Capitolo 2
Gc2,1Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali.
Ἀδελφοί μου, μὴ ἐν προσωπολημψίαις ἔχετε τὴν πίστιν τοῦ κυρίου ἡμῶν Ἰησοῦ Χριστοῦ τῆς δόξης;
Gc2,2 Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d'oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro.
ἐὰν γὰρ εἰσέλθῃ ⸀εἰς συναγωγὴν ὑμῶν ἀνὴρ χρυσοδακτύλιος ἐν ἐσθῆτι λαμπρᾷ, εἰσέλθῃ δὲ καὶ πτωχὸς ἐν ῥυπαρᾷ ἐσθῆτι,
Gc2,3Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: "Tu siediti qui, comodamente", e al povero dite: "Tu mettiti là, in piedi", oppure: "Siediti qui ai piedi del mio sgabello",
⸂ἐπιβλέψητε δὲ⸃ ἐπὶ τὸν φοροῦντα τὴν ἐσθῆτα τὴν λαμπρὰν καὶ ⸀εἴπητε· Σὺ κάθου ὧδε καλῶς, καὶ τῷ πτωχῷ εἴπητε· Σὺ στῆθι ⸂ἢ κάθου ἐκεῖ⸃ ὑπὸ τὸ ὑποπόδιόν μου,
Gc2,4non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi?
⸀οὐ διεκρίθητε ἐν ἑαυτοῖς καὶ ἐγένεσθε κριταὶ διαλογισμῶν πονηρῶν;
Gc2,5Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano?
ἀκούσατε, ἀδελφοί μου ἀγαπητοί. οὐχ ὁ θεὸς ἐξελέξατο τοὺς πτωχοὺς ⸂τῷ κόσμῳ⸃ πλουσίους ἐν πίστει καὶ κληρονόμους τῆς βασιλείας ἧς ἐπηγγείλατο τοῖς ἀγαπῶσιν αὐτόν;
1Cor2,9Ma, come sta scritto: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amano.
ἀλλὰ καθὼς γέγραπται· ἃ ὀφθαλμὸς οὐκ εἶδεν καὶ οὖς οὐκ ἤκουσεν* καὶ ἐπὶ καρδίαν ἀνθρώπου οὐκ ἀνέβη,* ἃ ἡτοίμασεν ὁ θεὸς τοῖς ἀγαπῶσιν αὐτόν.*
Gc2,6Voi invece avete disonorato il povero! Non sono forse i ricchi che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali?
ὑμεῖς δὲ ἠτιμάσατε τὸν πτωχόν. οὐχ οἱ πλούσιοι καταδυναστεύουσιν ὑμῶν, καὶ αὐτοὶ ἕλκουσιν ὑμᾶς εἰς κριτήρια;
Gc2,7Non sono loro che bestemmiano il bel nome che è stato invocato sopra di voi?
οὐκ αὐτοὶ βλασφημοῦσιν τὸ καλὸν ὄνομα τὸ ἐπικληθὲν ἐφ’ ὑμᾶς;
Gc2,8Certo, se adempite quella che, secondo la Scrittura, è la legge regale: Amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene.
Εἰ μέντοι νόμον τελεῖτε βασιλικὸν κατὰ τὴν γραφήν Ἀγαπήσεις τὸν πλησίον σου ὡς σεαυτόν, καλῶς ποιεῖτε·
Gc2,9Ma se fate favoritismi personali, commettete un peccato e siete accusati dalla Legge come trasgressori.
εἰ δὲ προσωπολημπτεῖτε, ἁμαρτίαν ἐργάζεσθε, ἐλεγχόμενοι ὑπὸ τοῦ νόμου ὡς παραβάται.
Gc2,10Poiché chiunque osservi tutta la Legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto;
ὅστις γὰρ ὅλον τὸν νόμον ⸂τηρήσῃ, πταίσῃ⸃ δὲ ἐν ἑνί, γέγονεν πάντων ἔνοχος.
Gc2,11infatti colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha detto anche: Non uccidere. Ora se tu non commetti adulterio, ma uccidi, ti rendi trasgressore della Legge.
ὁ γὰρ εἰπών Μὴ ⸀μοιχεύσῃς εἶπεν καί Μὴ ⸀φονεύσῃς· εἰ δὲ οὐ ⸂μοιχεύεις φονεύεις⸃ δέ, γέγονας παραβάτης νόμου.
Gc2,12Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo una legge di libertà, perché
οὕτως λαλεῖτε καὶ οὕτως ποιεῖτε ὡς διὰ νόμου ἐλευθερίας μέλλοντες κρίνεσθαι.
Gc2,13il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà avuto misericordia. La misericordia ha sempre la meglio sul giudizio.
ἡ γὰρ κρίσις ἀνέλεος τῷ μὴ ποιήσαντι ἔλεος· κατακαυχᾶται ⸀ἔλεος κρίσεως.
Gc2,14A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? Quella fede può forse salvarlo?
⸀Τί ὄφελος, ἀδελφοί μου, ἐὰν πίστιν λέγῃ τις ἔχειν ἔργα δὲ μὴ ἔχῃ; μὴ δύναται ἡ πίστις σῶσαι αὐτόν;
Gc2,15Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano
⸀ἐὰν ἀδελφὸς ἢ ἀδελφὴ γυμνοὶ ὑπάρχωσιν καὶ ⸀λειπόμενοι τῆς ἐφημέρου τροφῆς,
Gc2,16e uno di voi dice loro: "Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi", ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve?
εἴπῃ δέ τις αὐτοῖς ἐξ ὑμῶν· Ὑπάγετε ἐν εἰρήνῃ, θερμαίνεσθε καὶ χορτάζεσθε, μὴ δῶτε δὲ αὐτοῖς τὰ ἐπιτήδεια τοῦ σώματος, ⸀τί ὄφελος;
Gc2,17Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta.
οὕτως καὶ ἡ πίστις, ἐὰν μὴ ⸂ἔχῃ ἔργα⸃, νεκρά ἐστιν καθ’ ἑαυτήν.
Gc2,18Al contrario uno potrebbe dire: "Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede".
Ἀλλ’ ἐρεῖ τις· Σὺ πίστιν ἔχεις κἀγὼ ἔργα ἔχω. δεῖξόν μοι τὴν πίστιν σου ⸀χωρὶς τῶν ⸀ἔργων, κἀγώ ⸂σοι δείξω⸃ ἐκ τῶν ἔργων μου τὴν ⸀πίστιν.
Gc2,19Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano!
σὺ πιστεύεις ὅτι ⸂εἷς ἐστιν ὁ θεός⸃; καλῶς ποιεῖς· καὶ τὰ δαιμόνια πιστεύουσιν καὶ φρίσσουσιν.
Gc2,20Insensato, vuoi capire che la fede senza le opere non ha valore?
θέλεις δὲ γνῶναι, ὦ ἄνθρωπε κενέ, ὅτι ἡ πίστις χωρὶς τῶν ἔργων ⸀ἀργή ἐστιν;
Gc2,21Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le sue opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare?
Ἀβραὰμ ὁ πατὴρ ἡμῶν οὐκ ἐξ ἔργων ἐδικαιώθη, ἀνενέγκας Ἰσαὰκ τὸν υἱὸν αὐτοῦ ἐπὶ τὸ θυσιαστήριον;
Gc2,22Vedi: la fede agiva insieme alle opere di lui, e per le opere la fede divenne perfetta.
βλέπεις ὅτι ἡ πίστις συνήργει τοῖς ἔργοις αὐτοῦ καὶ ἐκ τῶν ἔργων ἡ πίστις ἐτελειώθη,
Gc2,23E si compì la Scrittura che dice: Abramo credette a Dio e gli fu accreditato come giustizia, ed egli fu chiamato amico di Dio.
καὶ ἐπληρώθη ἡ γραφὴ ἡ λέγουσα· Ἐπίστευσεν δὲ Ἀβραὰμ τῷ θεῷ, καὶ ἐλογίσθη αὐτῷ εἰς δικαιοσύνην, καὶ φίλος θεοῦ ἐκλήθη.
Gc2,24Vedete: l'uomo è giustificato per le opere e non soltanto per la fede.
⸀ὁρᾶτε ὅτι ἐξ ἔργων δικαιοῦται ἄνθρωπος καὶ οὐκ ἐκ πίστεως μόνον.
Gc2,25Così anche Raab, la prostituta, non fu forse giustificata per le opere, perché aveva dato ospitalità agli esploratori e li aveva fatti ripartire per un'altra strada?
ὁμοίως δὲ καὶ Ῥαὰβ ἡ πόρνη οὐκ ἐξ ἔργων ἐδικαιώθη, ὑποδεξαμένη τοὺς ἀγγέλους καὶ ἑτέρᾳ ὁδῷ ἐκβαλοῦσα;
Gc2,26Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.
ὥσπερ ⸀γὰρ τὸ σῶμα χωρὶς πνεύματος νεκρόν ἐστιν, οὕτως καὶ ἡ πίστις ⸀χωρὶς ἔργων νεκρά ἐστιν.
Capitolo 3
Gc3,1Fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che riceveremo un giudizio più severo:
Μὴ πολλοὶ διδάσκαλοι γίνεσθε, ἀδελφοί μου, εἰδότες ὅτι μεῖζον κρίμα λημψόμεθα·
Gc3,2tutti infatti pecchiamo in molte cose. Se uno non pecca nel parlare, costui è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo.
πολλὰ γὰρ πταίομεν ἅπαντες. εἴ τις ἐν λόγῳ οὐ πταίει, οὗτος τέλειος ἀνήρ, δυνατὸς χαλιναγωγῆσαι καὶ ὅλον τὸ σῶμα.
Gc3,3Se mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo.
⸂εἰ δὲ⸃ τῶν ἵππων τοὺς χαλινοὺς εἰς τὰ στόματα βάλλομεν ⸀εἰς τὸ πείθεσθαι αὐτοὺς ἡμῖν, καὶ ὅλον τὸ σῶμα αὐτῶν μετάγομεν.
Gc3,4Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e spinte da venti gagliardi, con un piccolissimo timone vengono guidate là dove vuole il pilota.
ἰδοὺ καὶ τὰ πλοῖα, τηλικαῦτα ὄντα καὶ ὑπὸ ⸂ἀνέμων σκληρῶν⸃ ἐλαυνόμενα, μετάγεται ὑπὸ ἐλαχίστου πηδαλίου ὅπου ⸂ἡ ὁρμὴ τοῦ εὐθύνοντος βούλεται⸃·
Gc3,5Così anche la lingua: è un membro piccolo ma può vantarsi di grandi cose. Ecco: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta!
οὕτως καὶ ἡ γλῶσσα μικρὸν μέλος ἐστὶν καὶ ⸂μεγάλα αὐχεῖ⸃. Ἰδοὺ ⸀ἡλίκον πῦρ ἡλίκην ὕλην ἀνάπτει·
Gc3,6Anche la lingua è un fuoco, il mondo del male! La lingua è inserita nelle nostre membra, contagia tutto il corpo e incendia tutta la nostra vita, traendo la sua fiamma dalla Geènna.
καὶ ἡ γλῶσσα πῦρ, ὁ κόσμος τῆς ⸀ἀδικίας ἡ γλῶσσα καθίσταται ἐν τοῖς μέλεσιν ἡμῶν, ἡ σπιλοῦσα ὅλον τὸ σῶμα καὶ φλογίζουσα τὸν τροχὸν τῆς γενέσεως καὶ φλογιζομένη ὑπὸ τῆς γεέννης.
Gc3,7Infatti ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati domati dall'uomo,
πᾶσα γὰρ φύσις θηρίων τε καὶ πετεινῶν ἑρπετῶν τε καὶ ἐναλίων δαμάζεται καὶ δεδάμασται τῇ φύσει τῇ ἀνθρωπίνῃ·
Gc3,8ma la lingua nessuno la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale.
τὴν δὲ γλῶσσαν οὐδεὶς ⸂δαμάσαι δύναται ἀνθρώπων⸃· ⸀ἀκατάστατον κακόν, μεστὴ ἰοῦ θανατηφόρου.
Gc3,9Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio.
ἐν αὐτῇ εὐλογοῦμεν τὸν ⸀κύριον καὶ πατέρα, καὶ ἐν αὐτῇ καταρώμεθα τοὺς ἀνθρώπους τοὺς καθ’ ὁμοίωσιν θεοῦ γεγονότας·
Gc3,10Dalla stessa bocca escono benedizione e maledizione. Non dev'essere così, fratelli miei!
ἐκ τοῦ αὐτοῦ στόματος ἐξέρχεται εὐλογία καὶ κατάρα. οὐ χρή, ἀδελφοί μου, ταῦτα οὕτως γίνεσθαι.
Gc3,11La sorgente può forse far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara?
μήτι ἡ πηγὴ ἐκ τῆς αὐτῆς ὀπῆς βρύει τὸ γλυκὺ καὶ τὸ πικρόν;
Gc3,12Può forse, miei fratelli, un albero di fichi produrre olive o una vite produrre fichi? Così una sorgente salata non può produrre acqua dolce.
μὴ δύναται, ἀδελφοί μου, συκῆ ἐλαίας ποιῆσαι ἢ ἄμπελος σῦκα; ⸂οὔτε ἁλυκὸν⸃ γλυκὺ ποιῆσαι ὕδωρ.
Gc3,13Chi tra voi è saggio e intelligente? Con la buona condotta mostri che le sue opere sono ispirate a mitezza e sapienza.
Τίς σοφὸς καὶ ἐπιστήμων ἐν ὑμῖν; δειξάτω ἐκ τῆς καλῆς ἀναστροφῆς τὰ ἔργα αὐτοῦ ἐν πραΰτητι σοφίας.
Gc3,14Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non dite menzogne contro la verità.
εἰ δὲ ζῆλον πικρὸν ἔχετε καὶ ἐριθείαν ἐν τῇ καρδίᾳ ὑμῶν, μὴ κατακαυχᾶσθε καὶ ψεύδεσθε κατὰ τῆς ἀληθείας.
Gc3,15Non è questa la sapienza che viene dall'alto: è terrestre, materiale, diabolica;
οὐκ ἔστιν αὕτη ἡ σοφία ἄνωθεν κατερχομένη, ἀλλὰ ἐπίγειος, ψυχική, δαιμονιώδης·
Gc3,16perché dove c'è gelosia e spirito di contesa, c'è disordine e ogni sorta di cattive azioni.
ὅπου γὰρ ζῆλος καὶ ἐριθεία, ἐκεῖ ἀκαταστασία καὶ πᾶν φαῦλον πρᾶγμα.
Gc3,17Invece la sapienza che viene dall'alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera.
ἡ δὲ ἄνωθεν σοφία πρῶτον μὲν ἁγνή ἐστιν, ἔπειτα εἰρηνική, ἐπιεικής, εὐπειθής, μεστὴ ἐλέους καὶ καρπῶν ἀγαθῶν, ⸀ἀδιάκριτος, ἀνυπόκριτος·
1Cor13,4La carità è magnanima,
benevola è la carità;
non è invidiosa,
non si vanta,
non si gonfia d'orgoglio,
Ἡ ἀγάπη μακροθυμεῖ, χρηστεύεται ἡ ἀγάπη οὐ ζηλοῖ, [ἡ ἀγάπη] οὐ περπερεύεται, οὐ φυσιοῦται,
Gc3,18Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.
καρπὸς ⸀δὲ δικαιοσύνης ἐν εἰρήνῃ σπείρεται τοῖς ποιοῦσιν εἰρήνην.
Capitolo 4
Gc4,1Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra?
Πόθεν πόλεμοι καὶ ⸀πόθεν μάχαι ἐν ὑμῖν; οὐκ ἐντεῦθεν, ἐκ τῶν ἡδονῶν ὑμῶν τῶν στρατευομένων ἐν τοῖς μέλεσιν ὑμῶν;
Gc4,2Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete;
ἐπιθυμεῖτε, καὶ οὐκ ἔχετε· φονεύετε καὶ ζηλοῦτε, καὶ οὐ δύνασθε ἐπιτυχεῖν· μάχεσθε καὶ πολεμεῖτε. οὐκ ἔχετε διὰ τὸ μὴ αἰτεῖσθαι ὑμᾶς·
Gc4,3chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni.
αἰτεῖτε καὶ οὐ λαμβάνετε, διότι κακῶς αἰτεῖσθε, ἵνα ἐν ταῖς ἡδοναῖς ὑμῶν δαπανήσητε.
Gc4,4Gente infedele! Non sapete che l'amore per il mondo è nemico di Dio?
Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.
⸀μοιχαλίδες, οὐκ οἴδατε ὅτι ἡ φιλία τοῦ κόσμου ἔχθρα τοῦ θεοῦ ἐστιν; ὃς ⸀ἐὰν οὖν βουληθῇ φίλος εἶναι τοῦ κόσμου, ἐχθρὸς τοῦ θεοῦ καθίσταται.
Gc4,5O forse pensate che invano la Scrittura dichiari: "Fino alla gelosia ci ama lo Spirito, che egli ha fatto abitare in noi"?
ἢ δοκεῖτε ὅτι κενῶς ἡ γραφὴ λέγει· Πρὸς φθόνον ἐπιποθεῖ τὸ πνεῦμα ὃ ⸀κατῴκισεν ἐν ἡμῖν;
Gc4,6Anzi, ci concede la grazia più grande; per questo dice:
Dio resiste ai superbi,
agli umili invece dà la sua grazia.
μείζονα δὲ δίδωσιν χάριν· διὸ λέγει· Ὁ θεὸς ὑπερηφάνοις ἀντιτάσσεται ταπεινοῖς δὲ δίδωσιν χάριν.
Gc4,7Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da voi.
ὑποτάγητε οὖν τῷ θεῷ· ἀντίστητε δὲ τῷ διαβόλῳ, καὶ φεύξεται ἀφ’ ὑμῶν·
Gc4,8Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Peccatori, purificate le vostre mani; uomini dall'animo indeciso, santificate i vostri cuori.
ἐγγίσατε τῷ θεῷ, καὶ ⸀ἐγγιεῖ ὑμῖν. καθαρίσατε χεῖρας, ἁμαρτωλοί, καὶ ἁγνίσατε καρδίας, δίψυχοι.
Gc4,9Riconoscete la vostra miseria, fate lutto e piangete; le vostre risa si cambino in lutto e la vostra allegria in tristezza.
ταλαιπωρήσατε καὶ πενθήσατε καὶ κλαύσατε· ὁ γέλως ὑμῶν εἰς πένθος ⸀μετατραπήτω καὶ ἡ χαρὰ εἰς κατήφειαν·
Gc4,10Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.
ταπεινώθητε ἐνώπιον ⸀κυρίου, καὶ ὑψώσει ὑμᾶς.
Gc4,11Non dite male gli uni degli altri, fratelli. Chi dice male del fratello, o giudica il suo fratello, parla contro la Legge e giudica la Legge. E se tu giudichi la Legge, non sei uno che osserva la Legge, ma uno che la giudica.
Μὴ καταλαλεῖτε ἀλλήλων, ἀδελφοί· ὁ καταλαλῶν ἀδελφοῦ ⸀ἢ κρίνων τὸν ἀδελφὸν αὐτοῦ καταλαλεῖ νόμου καὶ κρίνει νόμον· εἰ δὲ νόμον κρίνεις, οὐκ εἶ ποιητὴς νόμου ἀλλὰ κριτής.
Gc4,12Uno solo è legislatore e giudice, Colui che può salvare e mandare in rovina; ma chi sei tu, che giudichi il tuo prossimo?
εἷς ⸀ἐστιν νομοθέτης ⸂καὶ κριτής⸃, ὁ δυνάμενος σῶσαι καὶ ἀπολέσαι· σὺ δὲ τίς εἶ, ⸂ὁ κρίνων⸃ τὸν ⸀πλησίον;
Gc4,13E ora a voi, che dite: "Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni",
Ἄγε νῦν οἱ λέγοντες· Σήμερον ⸀ἢ αὔριον ⸀πορευσόμεθα εἰς τήνδε τὴν πόλιν καὶ ⸀ποιήσομεν ἐκεῖ ⸀ἐνιαυτὸν καὶ ⸀ἐμπορευσόμεθα καὶ ⸀κερδήσομεν·
Gc4,14mentre non sapete quale sarà domani la vostra vita! Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare.
οἵτινες οὐκ ἐπίστασθε ⸀τὸ τῆς αὔριον ⸀ποία ἡ ζωὴ ὑμῶν· ἀτμὶς γάρ ⸀ἐστε ⸀ἡ πρὸς ὀλίγον φαινομένη, ⸀ἔπειτα καὶ ἀφανιζομένη·
Gc4,15Dovreste dire invece: "Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello".
ἀντὶ τοῦ λέγειν ὑμᾶς· Ἐὰν ὁ κύριος ⸀θελήσῃ, καὶ ⸀ζήσομεν καὶ ⸀ποιήσομεν τοῦτο ἢ ἐκεῖνο.
Gc4,16Ora invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è iniquo.
νῦν δὲ καυχᾶσθε ἐν ταῖς ἀλαζονείαις ὑμῶν· πᾶσα καύχησις τοιαύτη πονηρά ἐστιν.
Gc4,17Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.
εἰδότι οὖν καλὸν ποιεῖν καὶ μὴ ποιοῦντι, ἁμαρτία αὐτῷ ἐστιν.
Capitolo 5
Gc5,1E ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi!
Ἄγε νῦν οἱ πλούσιοι, κλαύσατε ὀλολύζοντες ἐπὶ ταῖς ταλαιπωρίαις ὑμῶν ταῖς ἐπερχομέναις.
Gc5,2Le vostre ricchezze sono marce,i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme.
ὁ πλοῦτος ὑμῶν σέσηπεν, καὶ τὰ ἱμάτια ὑμῶν σητόβρωτα γέγονεν,
Gc5,3Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
ὁ χρυσὸς ὑμῶν καὶ ὁ ἄργυρος κατίωται, καὶ ὁ ἰὸς αὐτῶν εἰς μαρτύριον ὑμῖν ἔσται καὶ φάγεται τὰς σάρκας ὑμῶν· ὡς πῦρ ἐθησαυρίσατε ἐν ἐσχάταις ἡμέραις.
Gc5,4Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente.
ἰδοὺ ὁ μισθὸς τῶν ἐργατῶν τῶν ἀμησάντων τὰς χώρας ὑμῶν ὁ ⸀ἀφυστερημένος ἀφ’ ὑμῶν κράζει, καὶ αἱ βοαὶ τῶν θερισάντων εἰς τὰ ὦτα Κυρίου Σαβαὼθ ⸀εἰσεληλύθασιν·
Gc5,5Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage.
ἐτρυφήσατε ἐπὶ τῆς γῆς καὶ ἐσπαταλήσατε, ἐθρέψατε τὰς καρδίας ⸀ὑμῶν ἐν ἡμέρᾳ σφαγῆς.
Gc5,6Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.
κατεδικάσατε, ἐφονεύσατε τὸν δίκαιον. οὐκ ἀντιτάσσεται ὑμῖν;
Gc5,7Siate dunque costanti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Guardate l'agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge.
Μακροθυμήσατε οὖν, ἀδελφοί, ἕως τῆς παρουσίας τοῦ κυρίου. ἰδοὺ ὁ γεωργὸς ἐκδέχεται τὸν τίμιον καρπὸν τῆς γῆς, μακροθυμῶν ἐπ’ ⸀αὐτῷ ἕως ⸀λάβῃ πρόϊμον καὶ ὄψιμον.
Gc5,8Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.
μακροθυμήσατε καὶ ὑμεῖς, στηρίξατε τὰς καρδίας ὑμῶν, ὅτι ἡ παρουσία τοῦ κυρίου ἤγγικεν.
Gc5,9Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte.
μὴ στενάζετε, ⸂ἀδελφοί, κατ’ ἀλλήλων⸃, ἵνα μὴ κριθῆτε· ἰδοὺ ὁ κριτὴς πρὸ τῶν θυρῶν ἕστηκεν.
Gc5,10Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.
ὑπόδειγμα λάβετε, ⸀ἀδελφοί, τῆς κακοπαθίας καὶ τῆς μακροθυμίας τοὺς προφήτας, οἳ ἐλάλησαν ⸀ἐν τῷ ὀνόματι κυρίου.
Gc5,11Ecco, noi chiamiamo beati quelli che sono stati pazienti. Avete udito parlare della pazienza di Giobbe e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è ricco di misericordia e di compassione.
ἰδοὺ μακαρίζομεν τοὺς ⸀ὑπομείναντας· τὴν ὑπομονὴν Ἰὼβ ἠκούσατε, καὶ τὸ τέλος κυρίου ⸀εἴδετε, ὅτι πολύσπλαγχνός ἐστιν ⸂ὁ κύριος⸃ καὶ οἰκτίρμων.
Gc5,12Soprattutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo, né per la terra e non fate alcun altro giuramento. Ma il vostro "sì" sia sì, e il vostro "no" no, per non incorrere nella condanna.
Πρὸ πάντων δέ, ἀδελφοί μου, μὴ ὀμνύετε, μήτε τὸν οὐρανὸν μήτε τὴν γῆν μήτε ἄλλον τινὰ ὅρκον· ἤτω δὲ ὑμῶν τὸ Ναὶ ναὶ καὶ τὸ Οὒ οὔ, ἵνα μὴ ⸂ὑπὸ κρίσιν⸃ πέσητε.
Gc5,13Chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia, canti inni di lode.
Κακοπαθεῖ τις ἐν ὑμῖν; προσευχέσθω· εὐθυμεῖ τις; ψαλλέτω.
Gc5,14Chi è malato, chiami presso di sé i presbìteri della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore.
ἀσθενεῖ τις ἐν ὑμῖν; προσκαλεσάσθω τοὺς πρεσβυτέρους τῆς ἐκκλησίας, καὶ προσευξάσθωσαν ἐπ’ αὐτὸν ἀλείψαντες ⸀αὐτὸν ἐλαίῳ ἐν τῷ ὀνόματι τοῦ κυρίου·
Gc5,15E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo solleverà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati.
καὶ ἡ εὐχὴ τῆς πίστεως σώσει τὸν κάμνοντα, καὶ ἐγερεῖ αὐτὸν ὁ κύριος· κἂν ἁμαρτίας ᾖ πεποιηκώς, ἀφεθήσεται αὐτῷ.
Gc5,16Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto.
ἐξομολογεῖσθε ⸀οὖν ἀλλήλοις ⸂τὰς ἁμαρτίας⸃ καὶ ⸀εὔχεσθε ὑπὲρ ἀλλήλων, ὅπως ἰαθῆτε. πολὺ ἰσχύει δέησις δικαίου ἐνεργουμένη.
Gc5,17Elia era un uomo come noi: pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.
Ἠλίας ἄνθρωπος ἦν ὁμοιοπαθὴς ἡμῖν, καὶ προσευχῇ προσηύξατο τοῦ μὴ βρέξαι, καὶ οὐκ ἔβρεξεν ἐπὶ τῆς γῆς ἐνιαυτοὺς τρεῖς καὶ μῆνας ἕξ·
Gc5,18Poi pregò di nuovo e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto.
καὶ πάλιν προσηύξατο, καὶ ὁ οὐρανὸς ⸂ὑετὸν ἔδωκεν⸃ καὶ ἡ γῆ ἐβλάστησεν τὸν καρπὸν αὐτῆς.
Gc5,19Fratelli miei, se uno di voi si allontana dalla verità e un altro ve lo riconduce,
Ἀδελφοί ⸀μου, ἐάν τις ἐν ὑμῖν πλανηθῇ ἀπὸ τῆς ἀληθείας καὶ ἐπιστρέψῃ τις αὐτόν,
Gc5,20costui sappia che chi riconduce un peccatore dalla sua via di errore lo salverà dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati.
⸀γινωσκέτω ὅτι ὁ ἐπιστρέψας ἁμαρτωλὸν ἐκ πλάνης ὁδοῦ αὐτοῦ σώσει ψυχὴν ⸀αὐτοῦ ἐκ θανάτου καὶ καλύψει πλῆθος ἁμαρτιῶν.